L'8 settembre 2010 è stata approvata la nuova direttiva europea sulla sperimentazione animale.
Questa da un lato "migliora" la precedente su alcuni punti:
- viene incoraggiato lo sviluppo di metodi alternativi;
- ogni anno sono previste ispezioni nelle strutture dove avvengono le sperimentazioni;
- utilizzo di metodi "umanitari", sopprimendo gli animali utilizzati nei test con il metodo più indolore possibile,
- reinserimento degli animali ancora in buone condizioni in appositi centri.
D'altra parte essa aggiunge dei punti molto controversi quali:
- possibilità di utilizzare animali randagi;
- possibilità di utilizzare specie in via d'estinzione prelevandole direttamente in natura;
- possibilità di utilizzare scimmie antropomorfe;
- possibilità di effettuare alcuni esperimenti che lo richiedano senza anestesia;
- possibilità di riutilizzare più volte lo stesso animale per più esperimenti.
Tutto ciò ha naturalmente condotto ad un intenso dibattito, sia all'interno della comunità scientifica stessa, sia tra scienziati, opinione pubblica ed animalisti.
Questa legge, che molti si aspettavano come una svolta, è dunque "migliore" o "peggiore" della precedente in quanto a tutela delle specie utilizzate per gli esperimenti?
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